Ormai siamo nel pieno delle vacanze estive, quelle vacanze dove bambini e ragazzi ottengono un po’ di libertà dallo studio per circa 3 mesi. Molti genitori si preoccupano di questo aspetto, puntando a trovare quante più attività possibili per tenere occupati i propri figli. Ovviamente giocare è una delle prerogative di ogni gamer, specialmente per quanto riguarda Minecraft. Ma se mio figlio ha una dipendenza da Minecraft, dovrei preoccuparmi?
Ovviamente le console o i computer hanno il loro utilizzo nei giorni “piovosi”, quelle giornate in cui non si esce e si passano a giocare, divertendosi e ammazzando il tempo. C’è però chi sembra esagerare, molti ragazzi che usano la propria X-Box, Playstation, Nintendo Switch o il computer sembrano non staccarsi mai, e togliere il controller dalle mani di un teenager sembra essere sempre più difficile.
Senza dubbio giocare è divertente, i videogiochi sono una cosa bellissima che riuniscono persone da tutto il mondo. Ma molti giochi sono progettati per creare dipendenza, offrendo premi all’interno del gioco stesso quando si raggiungono determinati obiettivi. Ma anche Minecraft lo è? Giochi come Minecraft sono molto immersivi, specie nell’aspetto sociale, si incontrano tantissimi giocatori e da tutte le parti, facendo volare il tempo come se nulla fosse. Socializzare online mentre si costruisce o sconfigge un boss è una cosa brutta? In realtà no.
I dati della pandemia
Una ricerca condotta dalla National Literacy Trust, che indagava sugli effetti del lockdown sui ragazzi dagli 11 ai 16 anni, ha appurato che il 45% dei genitori pensava che i propri figli trascorressero molto più tempo a giocare ai videogiochi di quanto facessero nell’era pre-pandemica. Anche i grandi franchise videoludici hanno registrato grande crescita in termini di utenza, Microsoft ha registrato oltre 140 milioni di utenti mensili nel 2021 solo per il franchise di Minecraft, un incremento del 30% rispetto al 2020.
Anche Roblox, gioco abbastanza simile a Minecraft ha ricevuto una crescita esponenziale. Con guadagni nel primo trimestre del 2020 di circa 161 milioni di dollari e circa 387 milioni nel primo trimestre del 2021.
La preoccupazione dei genitori
I genitori non hanno bisogno di dati finanziari per capire che i loro figli spendano troppo tempo (o più di prima) davanti ai videogiochi. Le preoccupazioni riguardanti gli effetti degli schermi sugli occhi hanno intaccato moltissimi genitori.
Mamme e Papà da tutte le parti sono sempre più preoccupati del potenziale effetto negativo che svariate ore di videogaming o tempo davanti a uno schermo possa avere a livello mentale, educativo e sul benessere fisico. La maggior parte di queste preoccupazioni sono dettate da pura ignoranza nel campo e da una differenza generazionale difficile da colmare. Ci sono genitori che hanno paura per la sicurezza dei propri figli online, ma anche ignari del fatto che giochi come Roblox dispongono di limiti preimpostati, come la chat che si sblocca solo quando l’utente raggiunge l’età di 13 anni.
Minecraft
Minecraft è particolarmente diverso dagli altri giochi, se pensi che tuo figlio sia dipendente da Minecraft non è necessariamente una brutta cosa. Nessuno vuole insegnare come crescere o educare un figlio, ma Minecraft è un gioco sicuro con una miriade di attività divertenti a disposizione dell’utente. Quando tuo figlio passa tante ore su Minecraft lo fa perchè si sta divertendo, anche se sta giocando in multigiocatore, è in un ambiente sicuro. I server di Minecraft multigiocatore sono scrupolosi, con staff dedicato pronto ad intervenire e ad assistere ogni persona che potrebbe trovarsi in difficoltà, specie per quanto riguarda il bullismo. Inoltre Minecraft non è un gioco violento, è per lo più un gioco creativo che riesce ad ispirare le persone e a farle divertire con poco. Sei un genitore della generazione Lego e passavi le giornate estive a giocarci? Beh, è la stessa cosa. Minecraft non è altro che un parente virtuale dei Lego, si costruisce con dei blocchi tutto ciò che si può immaginare. Sei preoccupato per gli effetti dello schermo su tuo figlio? Non siamo più negli anni 2000, schermi e monitor moderni non sono più pericolosi come prima, ma se non sei ancora convinto possiamo consigliarti di comprare degli occhiali da gaming, progettati per ridurre la luce blu e stancare di meno gli occhi. Per cui, se tuo figlio passa tanto tempo su Minecraft, si sta solo divertendo in un ambiente sicuro ed educativo.
Il gaming
Il gaming è una cosa nuova per i genitori, non ci aspettiamo che tutti capiscano che è solamente un evoluzione dei giocattoli o un parallelismo dei film o libri. Anche i videogiochi raccontano storie, trasmettono emozioni, fanno passare il tempo e spesso fanno anche imparare. Una ricerca afferma che il 63% dei ragazzi che hanno scritto copioni, recensioni, fan fiction o blog sono stati ispirati dai gameplay dei loro videogiochi. Se per qualche motivo pensi che ciò freni la lettura o la scrittura dei teenager, ti sbagli. Il gaming spesso implica dover leggere guide o articoli che riguardano un particolare gioco oppure conversare e fare domande a giocatori più esperti, c’è un aspetto sociale ed educativo anche in questo, meglio leggere guide di un videogioco che non leggere affatto.
I benefici
In aggiunta all’imparare abilità letterarie, il gaming può anche aiutare la salute mentale. Giocare significa anche scappare dallo stress quotidiano, da una giornata negativa, da una situazione difficile. Socializzare online mentre si gioca è una bella cosa, divertirsi e fare nuove amicizie è terapeutico e si può trovare un amico anche su internet, giocando ad un gioco che vi accomuna. Sempre meglio che fare attività pericolose o utilizzare qualcosa di dannoso nella vita reale, no?
Ma ci sono anche i genitori comprensivi, quelli che consci del fatto di abitare in una zona fuori città, magari rurale, sono contenti del fatto che il proprio figlio, avendo poche possibilità di socializzare per via delle distanze con i propri amici nella realtà, lo faccia comunque online. Citando quanto detto da un genitore; “Viviamo in una zona abbastanza rurale, il fatto che nostro figlio sia riuscito a passare il tempo con i suoi amici durante il lockdown è stata una manna dal cielo.”.
In ogni caso, per quanto non sia dannoso (con le dovute eccezioni), ovviamente non è comunque giusto passare tutto il giorno giocando solamente perchè si fa amicizia oppure si impara qualcosa, la vita reale rimane comunque più importante e bisognerebbe sempre preferire la socializzazione reale a quella virtuale.
I nostri consigli
Questi sono alcuni consigli che potrebbero aiutare;
1. Cerca di capire il gioco di tuo figlio
Giocare insieme ai propri figli non solo nutre e arricchisce il rapporto familiare, ma aiuta anche i genitori a individuare un qualsiasi problema che l’attività online potrebbe creare.
I bambini fanno tesoro dei momenti passati con i propri genitori, specialmente nei videogiochi. Vedendo i genitori sempre distanti sui giochi, potrebbe fargli molto piacere vedere che un adulto si sta avvicinando al suo mondo.
2. Usa il gaming come punto d’entrata per altre attività
Sfrutta la passione per il videogioco di tuo figlio per sviluppare altri progetti. Crea una sfida, magari facendogli creare una recensione o un progetto riguardante il gioco, uno creativo, come disegnare o scrivere qualcosa.
Per i ragazzi più grandi, potreste fargli scaricare il portale da sviluppatore di Roblox in modo che possano creare le proprie applicazioni. In questo modo sfrutteranno la passione per il gioco o il gaming per sviluppare pianificazione, design e abilità di programmazione.
3. Aiutali a giocare in un network sicuro
Parla con i genitori degli amici di tuoi figlio e organizza un modo per farli giocare insieme, magari in lobby virtuali chiuse. Se tutti i genitori di tuo figlio (compreso te) monitorano la loro situazione online, sarà impossibile riscontrare problemi.
4. Imposta dei limiti.
Molti genitori hanno dovuto imporre dei limiti al gioco o addirittura scollegare un computer o una console per far andare i propri figli a letto. Il gaming è immersivo, ciò potrebbe portare i ragazzi a perdere la concezione del tempo quando stanno giocando, rendendogli molto difficile rendersi conto di aver passato troppo tempo a giocare.
Cercando di essere empatici e facendogli capire quando è giusto smettere è un elemento chiave.
5. Rendi il videogioco più visibile
Creare un area in cui tuo figlio sia più visibile mentre gioca aiuta sicuramente, ad esempio, se tuo figlio è sempre in camera sua sarà difficile monitorare la situazione. Se invece fosse in un altra area della casa, come il salotto, sarebbe più facile controllare cosa succede.
6. Incoraggia le conversazioni sul gaming
Parlare dei videogiochi e del gaming potrebbe aiutarti a capire i problemi o i benefici che può portare. Se tuo figlio è contento oppure turbato per un esperienza avuta online su un videogioco, parlarne potrebbe aiutarlo a renderlo più felice o a farti dire se c’è un problema.
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